L’Abbecedario delle sciocchezze da non scriversi è un repertorio ironico e puntuale di parole, espressioni, interiezioni e modi di dire che s’incontrano di frequente nella lingua italiana di oggi, e dei quali si spiega in modo semplice e argomentato l’insensatezza. La lingua corrente è per sua natura esposta a sempre nuovi fenomeni di approssimazione e di errore, che i parlanti — e gli scriventi — assumono e fanno propri con passività, adeguandosi senza riflettere a ciò che è imposto non dalla buona norma, ma semplicemente da un uso sbagliato.
Le definizioni di Alessandro Zaltron aiutano a risvegliare quell’atteggiamento critico che sarebbe doveroso mantenere sempre attivo verso il linguaggio, nella consapevolezza che «chi è impreciso nel poco lo sarà nel molto».
Da un attimino a come dire, da eccellenza a in qualche modo, la rassegna di questo spiritoso Abbecedario è un prontuario a cui ricorrere ogni volta che si è presi dal dubbio prima di usare una parola ‘sospetta’, e un trattatello di cui far tesoro per contribuire in prima persona a preservare la salute della nostra lingua.
«La lingua usata con noncuranza, in modo sciatto, è, almeno per il popolo italiano, il corrispettivo dell’infrazione sistematica dei parcheggi per disabili o dell’evasione elusiva di tasse e previdenza — cioè l’identica manifestazione di indolente distacco da norme e convenzioni che valgono per tutti ma che tutti interpretano a proprio capriccio».
Introduzione di Vera Gheno.
Illustrato con le lettere di un alfabeto disegnato da Enrico Sabadin.
anno 2017
ISBN: 978-88-94911-04-6
Prezzo: 15 euro
Prezzo ebook: 2,99 euro